]> Manuale di &kdvi; Stefan Kebekus
kebekus@kde.org
MatteoMerliTraduzione FedericoCozziRevisione e aggiornamento della traduzioneFedericoZenith
federico.zenith@member.fsf.org
Manutenzione della traduzione
2001-2004 Stefan Kebekus &FDLNotice; 2004-02-27 1.11.00 Questo documento descrive &kdvi; versione 1.1 KDE linux TeX DVI
Introduzione &kdvi; è un plugin per il programma &kviewshell; che permette a &kviewshell; di visualizzare i file &DVI; (.dvi) prodotti dal sistema di impaginazione TeX. &kdvi; supporta molte estensioni dello standard DVI, per esempio l'inclusione di immagini &PostScript; o i collegamenti ipertestuali nel documento. È possibile trovare maggiori informazioni, esempi e tutte le specifiche tecniche nel file KDVI-features.dvi (oppure KDVI-features.tex per il sorgente TeX). Per informazioni aggiornate, consulta la pagina Web di &kdvi;. TeX è un sistema di impaginazione professionale utilizzato in ambiti scientifici, in particolare per testi matematici. È possibile trovare ulteriori informazioni riguardo a TeX e al formato &DVI; nella pagina Web del gruppo utenti di TeX oppure nella pagina tedesca di German DANTE e.V.. Avvio di &kdvi; La maggior parte delle volte, &kdvi; verrà avviato facendo clic sopra a un file .dvi nel file manager. Per comodità, esiste comunque il comando kdvi che invoca &kviewshell; con il plugin &kdvi; precaricato. Il visualizzatore può essere avviato utilizzando il comando kdvi percorso/documento.dvi. Sono validi anche i comandi kdvi percorso/documento oppure kdvi percorso/documento.. Se sei connesso a Internet, puoi accedere ai file che si trovano in rete fornendo un &URL; come parametro, per esempio: kdvi http://indirizzo/documento.dvi Se fornisci un &URL; come parametro, puoi dire a &kdvi; di saltare direttamente in un certo punto del file &DVI;. Per esempio, kdvi file:documento.dvi#43 farà in modo che &kdvi; si posizioni a pagina 43. Se hai incluso le informazioni sul file sorgente, un comando come kdvi file:documento.dvi#src:43sorgente.tex dirà a &kdvi; di cercare il punto nel file &DVI; che corrisponde alla riga 43 nel file TeX sorgente.tex. Difficilmente utilizzerai questa opzione direttamente — leggi la sezione ricerca in avanti per scoprire come impostare il tuo editor per avviare automaticamente &kdvi;. Non dimenticarti il prefisso file:, altrimenti otterrai risultati inaspettati. Per esempio, il comando kdvi file:documento.dvi#43 apre il file documento.tex alla pagina 43. Il comando kdvi documento.dvi#43 tenta invece di aprire il file documento.dvi#43. Esiste un'altra opzione, della quale probabilmente non avrai bisogno. Se avvii kdvi --unique percorso/documento.dvi, &kdvi; caricherà il file solo se non ci sono altre sessioni di &kdvi; attive che abbiano già caricato quel file. Se esiste già una sessione di &kdvi; verrà portata in primo piano. Un comando come kdvi --unique file:documento.dvi#43 può essere usato negli script della shell per far sì che una finestra già aperta di &kdvi; salti alla pagina 43. I parametri normalmente presenti nelle applicazioni &Qt; e &kde; funzionano come al solito: kdvi windows :0 400x400+0+0 "DVI" Stampa dei file &DVI; &kdvi; può stampare i tuoi file &DVI; usando l'interfaccia di stampa di &kde;. Internamente, &kdvi; usa il programma dvips per generare il file &PostScript; che verrà poi passato alla stampante. In particolare, dvips deve essere installato per stampare con &kdvi;. Il programma dvips usa un suo file di configurazione e le sue impostazioni, che sono accettabili per la maggior parte delle situazioni. Comunque, se sei interessato a risultati di stampa ottimali, dovresti configurare dvips manualmente e assicurarti di impostare la modalità Metafont che si adatta meglio alla tua stampante; in molti sistemi troverai la documentazione GNU-texinfo di dvips e potresti anche provare a cercare un file chiamato dvips.dvi o simile. Esportare il file &DVI; in altri formati Se vuoi salvare il tuo file nel formato &PostScript; o PDF, non si raccomanda di usare la funzione di stampa e reindirizzare l'output su file. È meglio utilizzare la funzione di esportazione che produce un file di qualità migliore, che utilizza molte delle caratteristiche speciali del formato dvi e si presenta meglio nei programmi di visualizzazione, come Acrobat Reader di Adobe. Trovi le funzioni di esportazione nel menu File.
Esportare a &PostScript; Come nella stampa, per generare il file &PostScript; viene usato il programma esterno dvips. Se il file &DVI; contiene collegamenti ipertestuali, questi rimarranno anche nel file &PostScript;. Se sei un esperto e vuoi generare un file ottimizzato per una stampante specifica, dovresti avviare dvips manualmente dalla riga di comando e scegliere direttamente la modalità MetaFont appropriata.
Esportare a <acronym>PDF</acronym> Per produrre file PDF di alta qualità, &kdvi; converte i file &DVI; in PDF usando il programma esterno dvipdfm. Se stai utilizzando un sistema con installata una versione vecchia di TeX, il programma dvipdfm potrebbe non essere presente. In quel caso, devi usare la funzione di stampa per generare il file PDF. Se usi una vecchia installazione di TeX, e se stai visualizzando il file generato con Acrobat Reader di Adobe, potresti notare che alcuni caratteri vengono visualizzati estremamente male, anche se poi vengono comunque stampati correttamente, nonostante vengano visualizzati bene con kghostview. Questo è un problema noto di Acrobat Reader con i tipi di carattere bitmap. Al momento, l'unica soluzione praticabile è quella di evitare l'uso dei tipi di carattere bitmap o aggiornare l'installazione di TeX a una più recente. Mentre dvipdfm produce dei file PDF di alta qualità, al momento dvipdfm ignora i &PostScript; incorporati nel file &DVI;. Il PostScript incorporato è generato, per esempio, dal pacchetto di macro xy, o dalla funzione di &kdvi; "Incorpora file PostScript" descritta sotto. Se vedi che al PDF generato mancano dei dati grafici, usa la funzione di stampa di &kdvi; al suo posto.
Esportare a file di testo &kdvi; può anche salvare i tuoi file &DVI; in formato testuale. Lo standard dei file &DVI; non fu progettato pensando a questo tipo di funzionalità. Questa funzione, quindi, funziona bene solo con i caratteri ASCII standard. Non funzionerà con lingue non europee. A seconda dei caratteri usati nei file, ci potrebbero essere problemi con i caratteri accentati o con le dieresi, e a volte con le legature.
Incorporazione di file PostScript nel &DVI; Il modo classico di usare la grafica con TeX non include i dati di grafica direttamente nel file &DVI;. Invece, il file &DVI; contiene solo un collegamento ai file grafici che risiedono sul disco fisso. Il vantaggio di questa procedura è che il file &DVI; rimane piccolo, e che il file grafico può essere modificato indipendentemente dalla sorgente del documento TeX. Questo metodo, però, diventa piuttosto scomodo se vuoi archiviare il file &DVI;, o se vuoi inviarlo a qualcun altro: invece che gestire un solo file, devi gestirne una serie, che deve essere mantenuta esattamente nella stessa posizione specificata nel file &DVI; perché tutto funzioni. Per questa ragione, &kdvi; ti permette di incorporare i file &PostScript; esterni nel tuo file &DVI;. Per incorporare tutti i file &PostScript; in un file &DVI;, usa la voce del menu ModificaIntegrazione di file PostScript esterni Il file &DVI; con &PostScript; incorporato funzionano bene con la maggior parte degli altri software di gestione dei &DVI;, per esempio xdvi, dvips o dvipdf. Un'eccezione importante è il programma dvipdfm, che attualmente ignora il &PostScript; incorporato. Siccome dvipdfm viene usato internamente dalla funzione di &kdvi; "Esporta a PDF", aspettati dei problemi quando la usi. Lo stesso problema si presenta con altri software che usano PostScript incorporato, per esempio il pacchetto di macro xy di TeX. Usare la ricerca inversa La ricerca inversa è una funzione molto utile quando stai scrivendo un documento TeX. Se hai impostato correttamente tutte le opzioni, puoi fare clic nella finestra di &kdvi; con il tasto centrale del mouse (in alcuni sistemi, quando non c'è il terzo tasto, si possono premere contemporaneamente i tasti destro e sinistro). Dopodiché, viene aperto il tuo editor di testo preferito, che carica il file sorgente TeX e passa al paragrafo giusto. Per usare la ricerca inversa, fai ciò che segue: Produci un file &DVI; contenente le informazioni per la ricerca inversa. È spiegato come fare nella sezione Produrre file TeX per la ricerca inversa. Se vuoi solamente provare il funzionamento della ricerca inversa, puoi anche usare il file di esempio KDVI-features.dvi Indica a &kdvi; quale editor di testo vuoi usare. Scegli un editor nella finestra Preferenze (questa finestra può essere raggiunta scegliendo Opzioni DVI nel menu Impostazioni). La prossima sezione di questa guida, La finestra delle impostazioni, spiega questa finestra di dialogo in maggior dettaglio. Alcuni editor hanno bisogno di essere avviati manualmente, o di essere configurati opportunamente. Troverai una descrizione di tutti gli editor supportati nella sezione Impostare il tuo editor per la ricerca inversa. Prova la configurazione. Apri il tuo file &DVI; in &kdvi; e usa il tasto centrale del mouse per fare clic in &kdvi;. L'editor dovrebbe comparire e mostrare il file TeX corrispondente.
Produrre file TeX per la ricerca inversa Ci sono essenzialmente due modi per generare file &DVI; che contengono informazioni per la ricerca inversa: puoi usare un programma TeX/LaTeX che genera e include automaticamente le informazioni necessarie, oppure puoi includere un pacchetto aggiuntivo scritto in TeX/LaTeX. Un programma TeX che genera e include automaticamente le informazioni necessarie è certamente la strada migliore per includere le informazioni di ricerca inversa. Se usi la versione 2 o superiore della distribuzione teTeX di TeX, puoi usare l'opzione della riga di comando 'src-specials' dei comandi tex o latex, come segue. tex --src-specials miofile.tex o latex --src-specials miofile.tex Se non hai un programma TeX che include le informazioni di ricerca inversa in maniera nativa, copia i file srcltx.sty e srctex.sty nella cartella dove risiede il file TeX (puoi farlo premendo il tasto &Shift; e il &LMB; mentre il puntatore del mouse si trova sopra un collegamento). Se usi LaTeX, aggiungi la riga \usepackage[active]{srcltx} al preambolo del tuo file LaTeX. Se invece usi TeX semplice, usa la riga \include{srctex} Sebbene la ricerca inversa sia molto utile quando stai scrivendo un documento, potrebbe essere una buona idea rimuovere queste informazioni prima di inviare il file &DVI; a qualcun altro.
Impostare il tuo editor per la ricerca inversa Anche se la ricerca inversa funziona generalmente bene con la maggior parte degli editor di testo, alcuni richiedono un po' più di attenzione. Questa sezione illustra come impostare il tuo editor.
<application>Emacs</application> Emacs funziona bene con &kdvi;. Il comportamento di Emacs dipende in gran parte dalla configurazione. Come al solito, puoi personalizzare completamente Emacs, se non hai paura di scontrarti con il codice Lisp. &kdvi; utilizza il programma emacsclient per controllare a distanza Emacs. Il programma emacsclient richiede che Emacs sia in esecuzione e che il programma Emacs Server sia stato avviato all'interno di Emacs. La ricerca inversa non funzionerà in maniera ottimale se non sono in esecuzione sia Emacs che Emacs Server. Per avviare Emacs Server, puoi fare nei seguenti modi: Da Emacs, avvia Emacs Server digitando Mx server-start Aggiungi la riga (server-start) al tuo file .emacs. Riavvia Emacs Assicurati che Emacs sia installato. Prova ad avviare emacs dalla riga di comando. &kdvi; usa il comando emacsclient per controllare a distanza Emacs. Assicurati che emacsclient sia disponibile alla riga di comando provando a eseguire emacsclient nome di un file di testo. Questo comando dovrebbe aprire il file all'interno di Emacs. Se emacsclient non funziona e restituisce un messaggio di errore come unable to connect to local, assicurati che Emacs sia in esecuzione. Inoltre, assicurati che anche Emacs Server sia in esecuzione digitando Mx server-start. Se vuoi che la finestra venga portata in primo piano, aggiungi la funzione raise-frame a server-switch-hook (fai M x customize-variable RET server-switch-hook e inserisci il nome della funzione nel campo di testo). Se hai modificato il buffer dall'ultimo salvataggio, Emacs ti chiederà: Revert buffer from file ...? (yes or no). Di solito bisogna rispondere no, perché rispondere diversamente vuol dire che il file verrà riletto da disco, e ciò comporterà la perdita di tutte le modifiche apportate! È probabilmente preferibile il comportamento di gnuclient, che ricarica silenziosamente il buffer modificato; aggiungi le seguenti righe al tuo file .emacs per emulare il comportamento di gnuclient con emacsclient: (defadvice server-visit-files (around save-buffers last activate) "Prova a emulare il comportamento di gnuclient con emacsclient. Funziona solo per visitare un buffer alla volta." (let* ((filen (car (car (ad-get-arg 0)))) (buf (get-file-buffer filen)) (this-buf-modified-p nil)) ;;; the following is copied from server-visit-files, with ;;; a modification for the `verify-visited-file-modtime' test (if (and buf (set-buffer buf)) (if (file-exists-p filen) ;;; if the file has changed on disk, reload it ;;; using `find-file-noselect' (if (not (verify-visited-file-modtime buf)) (progn (find-file-noselect filen) ;;; if user answered `no', reset modtime anyway ;;; so that server-visit-files doesn't realize the ;;; difference: (set-visited-file-modtime))) ;;; if file exists no longer, we let server-visit-files ;;; deal with that t) (set buf (find-file-noselect filen))) (set this-buf-modified-p (buffer-modified-p buf)) (set-buffer buf) (set-buffer-modified-p nil) ad-do-it (set-buffer-modified-p this-buf-modified-p)))
&kate; L'editor &kate; di &kde; supporta molto bene la ricerca inversa. Non è richiesta nessuna configurazione aggiuntiva.
<application>Kile</application> L'editor LaTeX Kile supporta KDVI molto bene. Non è richiesta nessuna configurazione aggiuntiva. Maggiori informazioni su Kile possono essere trovare alla pagina Web di Kile.
<application>NEdit</application> NEdit funziona generalmente molto bene. Se fai clic sul file &DVI; si dovrebbe aprire una nuova finestra. Se il file TeX è già aperto in un'altra finestra di NEdit, la nuova finestra mostrerà un'altra vista dello stesso buffer. Altrimenti, il file TeX viene caricato. Dopo l'apertura della finestra, NEdit evidenzia la prima riga del paragrafo appropriato. &kdvi; utilizza il comando ncl per controllare a distanza NEdit. Assicurati che ncl sia disponibile dalla riga di comando, provando a avviare ncl -noask. Questo comando dovrebbe aprire una finestra di NEdit. Se ncl non è presente, potrebbe darsi che tu stia usando una versione vecchia di NEdit. In questo caso, puoi passare a una versione più recente, oppure usare l'opzione Editor definito dall'utente nella finestra Opzioni.
<application>XEmacs</application> XEmacs funziona correttamente con &kdvi;. Il comportamento di XEmacs dipende in gran parte dalla sua configurazione. Come al solito, puoi personalizzare completamente XEmacs, se non hai paura di scontrarti con il codice Lisp. &kdvi; usa il programma gnuclient per controllare a distanza XEmacs. Il programma gnuclient richiede che XEmacs sia in esecuzione e che il programma gnuserv sia avviato all'interno di XEmacs. La ricerca inversa non funzionerà se non sono in esecuzione sia XEmacs che gnuserv. Per avviare il programma gnuserv, puoi fare nei seguenti modi: In XEmacs, avvia gnuserv immettendo Mx gnuserv-start Aggiungi la riga (gnuserv-start) al tuo file .xemacs. Se usi una versione più recente di XEmacs, .xemacs sarà una directory. In questo caso, dovresti aggiungere tale riga in fondo al file .xemacs/init.el. Riavvia XEmacs Se non vuoi aprire una nuova finestra per ciascuna chiamata dell'editor e vuoi che la finestra venga portata in primo piano automaticamente, imposta Gnuserv Frame a Use selected frame e aggiungi la funzione raise-frame a Visit Hook. Digita Mx customize-group RET gnuserv per rendere effettive queste impostazioni. Assicurati che XEmacs sia installato. Prova ad avviare xemacs dalla riga di comando. &kdvi; usa il comando gnuserv per controllare a distanza XEmacs. Assicurati che gnuclient sia disponibile dalla riga di comando provando ad avviare gnuclient nome di un file di testo. Questo comando dovrebbe aprire una nuova finestra dell'editor XEmacs. Se gnuserv restituisce un messaggio di errore come unable to connect to local, assicurati che XEmacs sia in esecuzione. Inoltre assicurati che sia in funzione anche gnuserv digitando Mx gnuserv-start. Se non vuoi aprire una nuova finestra per ogni invocazione dell'editor e vuoi che la finestra sia portata in primo piano automaticamente, imposta Gnuserv Frame a Use selected frame e aggiungi la funzione raise-frame a Visit Hook. Digita Mx customize-group RET gnuserv per attivare queste modifiche.
<application>VI iMproved</application> / &GUI; La variante gvim dell'editor vi supporta le ricerche inverse molto bene. Non è necessaria nessuna configurazione aggiuntiva.
Ricerca in avanti La funzione di ricerca in avanti consente di saltare dal tuo editor direttamente nel corrispondente punto del file &DVI;. Visto che la ricerca avanzata deve essere supportata dal tuo editor di testo, per adesso sono supportati solamente Emacs e XEmacs. Si spera che anche altri editor di testo vengano aggiunti in futuro. Per usare la ricerca in avanti, devi compiere le seguenti operazioni: Imposta il tuo editor, come descritto sotto. Aggiungi le informazioni del file sorgente al file &DVI;, ⪚ usando il pacchetto srcltx. Questo è stato descritto nella sezione Produrre file TeX per la ricerca inversa. Se usi Emacs ed è tutto impostato correttamente, premi&Ctrl;X &Ctrl;J e verrà portato in primo piano &kdvi; con il file DVI aperto nel punto corrispondente a dove stai lavorando nel file TeX.
Impostare il tuo editor per la ricerca in avanti
<application>Emacs</application> Per usare la ricerca in avanti con Emacs, compi i seguenti passi: Scarica il seguente script per Emacs, kdvi-searc.el (premi &Shift; e il &LMB; sul nome del file per scaricarlo) e salvalo in un posto a cui Emacs possa accedere; si consiglia la cartella emacs-script. Aggiungi le righe (add-to-list 'load-path (expand-file-name "~/emacs-scripts/")) (require 'kdvi-search) (add-hook 'LaTeX-mode-hook (lambda () (local-set-key "\C-x\C-j" 'kdvi-jump-to-line))) (add-hook 'tex-mode-hook (lambda () (local-set-key "\C-x\C-j" 'kdvi-jump-to-line))) al tuo file .emacs. Riavvia Emacs. Apri Emacs, carica un file TeX, crea il file &DVI; corrispondente e digita il comando Mx kdvi-jump-to-line oppure premi &Ctrl;X &Ctrl;J . Può capitare che Emacs ti chieda il nome del master file. Ciò è utile se usi un file TeX che ne include altri: il master file è il file principale che include gli altri. Emacs forse ti chiederà di salvare il nome del file principale come una local variable, &ie; come un commento alla fine del file. Rispondi yes o no per continuare. Assicurati che Emacs sia installato. Prova ad avviare emacs dalla riga di comando. Se Emacs non riesce ad avviare &kdvi;, puoi trovare i messaggi di errore nel buffer kdvi-output.
<application>Kile</application> Se usi Kile, non è necessaria nessuna configurazione aggiuntiva.
<application>XEmacs</application> Per impostare XEmacs, segui i passi illustrati sopra per Emacs, ma modifica il file .xemacs invece di .emacs. Se usi una versione molto recente di XEmacs, .xemacs potrebbe essere una cartella. In tal caso, aggiungi le righe al file .xemacs/init.el.
La finestra delle <guilabel>Preferenze</guilabel> La finestra Preferenze può essere raggiunta scegliendo Opzioni DVI nel menu Impostazioni. La finestra contiene due schede, Tipi di carattere e Visualizzazione. Opzioni <guilabel>Tipi di carattere</guilabel> Tradizionalmente, TeX usa dei caratteri generati dal programma MetaFont. Questi caratteri sono salvati nel formato PK. Sebbene un sistema MetaFont attentamente configurato produca stampe di altissima qualità, la sua configurazione richiede grande esperienza, MetaFont non è molto buono per produrre caratteri adatti ai computer, e ci sono pochi caratteri MetaFont disponibili per le lingue asiatiche. Per superare questi problemi, le installazioni TeX più recenti includono dei caratteri salvati nel formato "PostScript Type 1", che è un formato di caratteri di ampio uso nelle pubblicazioni elettroniche. &kdvi; è in grado di usare caratteri di ambo i formati. L'immagine seguente mostra la finestra delle opzioni dei caratteri di &kdvi; che può essere usata per controllare l'uso da parte di &kdvi; dei vari formati di caratteri. La scheda Tipi di carattere La scheda Tipi di carattere Usa gli hint per i caratteri Type 1 se disponibili I caratteri PostScript "Type 1" contengono spesso degli "hint", cioè informazioni aggiuntive che dovrebbero aiutare il software a produrre output di migliore qualità sullo schermo del computer. La qualità dell'"hinting" dei caratteri è variabile da carattere a carattere, e dovresti sperimentare per vedere se abilitare questa opzione dà risultati migliori. Opzioni <guilabel>Speciali DVI</guilabel> &kdvi; supporta un gran numero di estensioni al formato &DVI; originale, per esempio collegamenti ipertestuali, inclusione di file grafici o informazioni incorporate sul file sorgente. Queste estensioni sono note come "Speciali &DVI;". Un rapporto completo degli speciali supportati da &kdvi; può essere trovato in questo documento. La finestra degli speciali &DVI; ti aiuta a configurare il supporto per alcuni speciali. La scheda Visualizzazione La scheda Visualizzazione Mostra grafica PostScript Se questa casella è segnata, &kdvi; mostrerà le immagini &PostScript; incorporate nel file &DVI;. Probabilmente preferirai attivare questa opzione. Se non viene trovato un file &PostScript; esterno, &kdvi; disegnerà un riquadro rosso di avvertimento al suo posto. Sfortunatamente, la visualizzazione di immagini &PostScript; è molto lenta nella versione attuale di &kdvi;. Miglioreremo la velocità nelle prossime versioni. Se questa opzione è disabilitata, &kdvi; disegnerà un riquadro grigio al posto dell'immagine, o lascerà lo spazio bianco. Non c'è un modo standard di inserire immagini &PostScript; all'interno di un file &DVI;. Potrebbe accadere che &kdvi; non riesca a visualizzare correttamente un'immagine che non crea problemi con altri programmi. Le versioni più vecchie di xdvi e di dvips supportano l'esecuzione di comandi esterni. Questo è una grave falla di sicurezza per il sistema e quindi è stato deliberatamente non implementato in &kdvi;. È possibile trovare informazioni tecniche riguardo alle modalità supportate per inserire immagini &PostScript; nel documento KDVI-features.dvi. Editor per la ricerca inversa Se intendi usare la ricerca inversa, una caratteristica molto utile se scrivi tu i documenti TeX, devi specificare quale editor di testo vuoi utilizzare e come questo debba essere lanciato da &kdvi;. Nell'esempio, l'utente ha optato per l'editor NEdit. Se utilizzi uno degli editor preconfigurati nella lista degli Editor, allora non devi fare nient'altro. Se vuoi utilizzare un altro editor di testo, scegli Editor definito dall'utente nella lista Editor e immetti la riga di comando da usare per avviare l'editor. Puoi usare le sequenze speciali %f e %l per indicare rispettivamente il nome del file TeX e la riga del file TeX. Se usi un editor che non è supportato, per favore manda un messaggio di posta elettronica a kebekus@kde.org indicando che comando hai utilizzato e come hai configurato l'editor. Domande ricorrenti Cosa succede quando &kdvi; mostra il messaggio KDVI sta generando i caratteri bitmap e perché questa procedura è così lunga? Molti dei tipi di carattere utilizzati in un documento TeX devono essere generati dal sistema MetaFont. Questo è un linguaggio simile a TeX (incluso in molte distribuzioni di TeX) che prende una descrizione di un tipo di carattere e la converte in una versione bitmap (file .pk) che può essere inviata alla stampante, oppure utilizzata in un programma di visualizzazione come &kdvi;. Metafont cerca di ottenere il miglior risultato possibile per la tua stampante. Per esempio, sa che in una stampante a getto d'inchiostro un pixel è un puntino rotondo e che quindi i pixel vicini tendono a sovrapporsi, mentre in una stampante laser i pixel sono rettangolari, ma i pixel isolati di solito non vengono disegnati. La generazione dei caratteri bitmap ad alta definizione di solito richiede molto tempo, anche perché i documenti TeX usano un gran numero di tipi di carattere diversi. Devi avere pazienza. Per semplificare le cose, la maggior parte delle distribuzioni di TeX conservano i file .pk per un periodo di tempo limitato, ⪚ 100 giorni. Di conseguenza, se carichi un documento più di una volta, i file .pk verranno riutilizzati. Cos'è una modalità MetaFont? Per produrre caratteri bitmap ottimizzati per la tua stampante (vedi la risposta alla prima domanda), Metafont utilizza una banca dati dei motori di stampa: cerca un file chiamato modes.mf. Una modalità Metafont è il nome di una voce del database. Per esempio, il nome ljfour si riferisce alla voce nel database che descrive una stampante &Hewlett-Packard; LaserJet 4. Una modalità Metafont è di solito seguita da un numero, la risoluzione. La Laserjet, per esempio, può stampare sia a 300 che a 600 dpi (punti per pollice). Quindi, ljfour/600 è la descrizione completa. Riconoscimenti e licenze &kdvi; &kdvi; è basato sul programma &kdvi; 0.4.3 di Markku Hihnala. Quel programma è a sua volta basato su xdvi versione 18f creato da molti autori. La documentazione è copyright 2001-2004, Stefan Kebekus kebekus@kde.org Matteo MerliFederico Cozzi Federico Zenithfederico.zenith@member.fsf.org &underGPL; &underFDL; &documentation.index;