<othercredit role="translator"> <firstname>Matteo</firstname><surname>Merli</surname><contrib>Traduzione</contrib></othercredit> <othercredit role="translator"> <firstname>Federico</firstname><surname>Cozzi</surname><contrib>Revisione e aggiornamento della traduzione</contrib></othercredit><othercredit role="translator"><firstname>Federico</firstname><surname>Zenith</surname><affiliation><address><email>federico.zenith@member.fsf.org</email></address></affiliation><contrib>Manutenzione della traduzione</contrib></othercredit>
<para>&kdvi; è un plugin per il programma &kviewshell; che permette a &kviewshell; di visualizzare i file &DVI; (<literal role="extension">.dvi</literal>) prodotti dal sistema di impaginazione TeX. &kdvi; supporta molte estensioni dello standard DVI, per esempio l'inclusione di immagini &PostScript; o i collegamenti ipertestuali nel documento. È possibile trovare maggiori informazioni, esempi e tutte le specifiche tecniche nel file <filename>KDVI-features.dvi</filename> (oppure <filename>KDVI-features.tex</filename> per il sorgente TeX).</para>
<para>Per informazioni aggiornate, consulta la <ulink url="http://devel-home.kde.org/~kdvi">pagina Web di &kdvi;</ulink>. </para>
<para>TeX è un sistema di impaginazione professionale utilizzato in ambiti scientifici, in particolare per testi matematici. È possibile trovare ulteriori informazioni riguardo a TeX e al formato &DVI; nella <ulink url="http://www.tug.org">pagina Web del gruppo utenti di TeX</ulink> oppure nella pagina tedesca di <ulink url="http://www.dante.de">German DANTE e.V.</ulink>. </para>
<para>La maggior parte delle volte, &kdvi; verrà avviato facendo clic sopra a un file <literal role="extension">.dvi</literal> nel file manager. Per comodità, esiste comunque il comando <command>kdvi</command> che invoca &kviewshell; con il plugin &kdvi; precaricato. Il visualizzatore può essere avviato utilizzando il comando <userinput><command>kdvi</command> <parameter>percorso/documento.dvi</parameter></userinput>. Sono validi anche i comandi <userinput><command>kdvi</command> <parameter>percorso/documento</parameter></userinput> oppure <userinput><command>kdvi</command> <parameter>percorso/documento.</parameter></userinput>. Se sei connesso a Internet, puoi accedere ai file che si trovano in rete fornendo un &URL; come parametro, per esempio: <userinput><command>kdvi</command> <parameter>http://indirizzo/documento.dvi</parameter></userinput> </para>
<para>Se fornisci un &URL; come parametro, puoi dire a &kdvi; di saltare direttamente in un certo punto del file &DVI;. Per esempio, <userinput><command>kdvi</command> <parameter>file:documento.dvi#43</parameter></userinput> farà in modo che &kdvi; si posizioni a pagina 43. Se hai incluso le informazioni sul file sorgente, un comando come <userinput><command>kdvi</command> <parameter>file:documento.dvi#src:43sorgente.tex</parameter></userinput> dirà a &kdvi; di cercare il punto nel file &DVI; che corrisponde alla riga 43 nel file TeX <parameter>sorgente.tex</parameter>. Difficilmente utilizzerai questa opzione direttamente — leggi la sezione <ulink url="forward-search.html">ricerca in avanti</ulink> per scoprire come impostare il tuo editor per avviare automaticamente &kdvi;. </para>
<warning><para>Non dimenticarti il prefisso <userinput>file:</userinput>, altrimenti otterrai risultati inaspettati. Per esempio, il comando <userinput><command>kdvi</command> <parameter>file:documento.dvi#43</parameter></userinput> apre il file <parameter>documento.tex</parameter> alla pagina 43. Il comando <userinput><command>kdvi</command><parameter> </parameter>documento.dvi#43</userinput> tenta invece di aprire il file <parameter>documento.dvi#43</parameter>.</para>
<para>Esiste un'altra opzione, della quale probabilmente non avrai bisogno. Se avvii <userinput><command>kdvi</command> <parameter>--unique</parameter> <parameter>percorso/documento.dvi</parameter></userinput>, &kdvi; caricherà il file solo se non ci sono altre sessioni di &kdvi; attive che abbiano già caricato quel file. Se esiste già una sessione di &kdvi; verrà portata in primo piano. Un comando come <userinput><command>kdvi</command> <parameter>--unique</parameter> <parameter>file:documento.dvi#43</parameter></userinput> può essere usato negli script della shell per far sì che una finestra già aperta di &kdvi; salti alla pagina 43.</para>
<para>I parametri normalmente presenti nelle applicazioni &Qt; e &kde; funzionano come al solito: <userinput><command>kdvi</command> <option>-style</option> <parameter>windows</parameter> <option>-display</option> <parameter>:0</parameter> <option>-geometry</option> <parameter>400x400+0+0</parameter> <option>-caption</option> <parameter>"DVI"</parameter></userinput> </para>
<para>&kdvi; può stampare i tuoi file &DVI; usando l'interfaccia di stampa di &kde;. Internamente, &kdvi; usa il programma <command>dvips</command> per generare il file &PostScript; che verrà poi passato alla stampante. In particolare, <command>dvips</command> deve essere installato per stampare con &kdvi;. Il programma <command>dvips</command> usa un suo file di configurazione e le sue impostazioni, che sono accettabili per la maggior parte delle situazioni. Comunque, se sei interessato a risultati di stampa ottimali, dovresti configurare <command>dvips</command> manualmente e assicurarti di impostare la modalità Metafont che si adatta meglio alla tua stampante; in molti sistemi troverai la <ulink url="info:/dvips">documentazione GNU-texinfo di <command>dvips</command></ulink> e potresti anche provare a cercare un file chiamato <filename>dvips.dvi</filename> o simile.</para>
<para>Se vuoi salvare il tuo file nel formato &PostScript; o PDF, non si raccomanda di usare la funzione di stampa e reindirizzare l'output su file. È meglio utilizzare la funzione di esportazione che produce un file di qualità migliore, che utilizza molte delle caratteristiche speciali del formato dvi e si presenta meglio nei programmi di visualizzazione, come <application>Acrobat Reader</application> di Adobe. Trovi le funzioni di esportazione nel menu <guimenu>File</guimenu>.</para>
<para>Come nella stampa, per generare il file &PostScript; viene usato il programma esterno <command>dvips</command>. Se il file &DVI; contiene collegamenti ipertestuali, questi rimarranno anche nel file &PostScript;. Se sei un esperto e vuoi generare un file ottimizzato per una stampante specifica, dovresti avviare <command>dvips</command> manualmente dalla riga di comando e scegliere direttamente la modalità MetaFont appropriata.</para>
<para>Per produrre file <acronym>PDF</acronym> di alta qualità, &kdvi; converte i file &DVI; in <acronym>PDF</acronym> usando il programma esterno <command>dvipdfm</command>. Se stai utilizzando un sistema con installata una versione vecchia di TeX, il programma <command>dvipdfm</command> potrebbe non essere presente. In quel caso, devi usare la funzione di stampa per generare il file <command>PDF</command>.</para>
<para>Se usi una vecchia installazione di TeX, e se stai visualizzando il file generato con <application>Acrobat Reader</application> di Adobe, potresti notare che alcuni caratteri vengono visualizzati estremamente male, anche se poi vengono comunque stampati correttamente, nonostante vengano visualizzati bene con <application>kghostview</application>. Questo è un problema noto di <application>Acrobat Reader</application> con i tipi di carattere bitmap. Al momento, l'unica soluzione praticabile è quella di evitare l'uso dei tipi di carattere bitmap o aggiornare l'installazione di TeX a una più recente. </para>
<para>Mentre <command>dvipdfm</command> produce dei file <acronym>PDF</acronym> di alta qualità, al momento <command>dvipdfm</command> ignora i &PostScript; incorporati nel file &DVI;. Il PostScript incorporato è generato, per esempio, dal pacchetto di macro <application>xy</application>, o dalla funzione di &kdvi; "Incorpora file PostScript" descritta <link linkend="embed">sotto</link>. </para>
<para>Se vedi che al <acronym>PDF</acronym> generato mancano dei dati grafici, usa la funzione di stampa di &kdvi; al suo posto. </para>
<para>Lo standard dei file &DVI; non fu progettato pensando a questo tipo di funzionalità. Questa funzione, quindi, funziona bene solo con i caratteri ASCII standard. Non funzionerà con lingue non europee. A seconda dei caratteri usati nei file, ci potrebbero essere problemi con i caratteri accentati o con le dieresi, e a volte con le legature. </para>
<title>Incorporazione di file PostScript nel &DVI;</title>
<para>Il modo classico di usare la grafica con <application>TeX</application> non include i dati di grafica direttamente nel file &DVI;. Invece, il file &DVI; contiene solo un collegamento ai file grafici che risiedono sul disco fisso. Il vantaggio di questa procedura è che il file &DVI; rimane piccolo, e che il file grafico può essere modificato indipendentemente dalla sorgente del documento <application>TeX</application>. Questo metodo, però, diventa piuttosto scomodo se vuoi archiviare il file &DVI;, o se vuoi inviarlo a qualcun altro: invece che gestire un solo file, devi gestirne una serie, che deve essere mantenuta esattamente nella stessa posizione specificata nel file &DVI; perché tutto funzioni.</para>
<para>Per questa ragione, &kdvi; ti permette di incorporare i file &PostScript; esterni nel tuo file &DVI;. Per incorporare tutti i file &PostScript; in un file &DVI;, usa la voce del menu <menuchoice><guimenu>Modifica</guimenu><guimenuitem>Integrazione di file PostScript esterni</guimenuitem></menuchoice> </para>
<warning> <para>Il file &DVI; con &PostScript; incorporato funzionano bene con la maggior parte degli altri software di gestione dei &DVI;, per esempio <application>xdvi</application>, <application>dvips</application> o <application>dvipdf</application>. Un'eccezione importante è il programma <application>dvipdfm</application>, che attualmente ignora il &PostScript; incorporato. Siccome <application>dvipdfm</application> viene usato internamente dalla funzione di &kdvi; "Esporta a <acronym>PDF</acronym>", aspettati dei problemi quando la usi. Lo stesso problema si presenta con altri software che usano PostScript incorporato, per esempio il pacchetto di macro <application>xy</application> di <application>TeX</application>.</para> </warning>
<para>La ricerca inversa è una funzione molto utile quando stai scrivendo un documento TeX. Se hai impostato correttamente tutte le opzioni, puoi fare clic nella finestra di &kdvi; con il tasto <mousebutton>centrale</mousebutton> del mouse (in alcuni sistemi, quando non c'è il terzo tasto, si possono premere contemporaneamente i tasti <mousebutton>destro</mousebutton> e <mousebutton>sinistro</mousebutton>). Dopodiché, viene aperto il tuo editor di testo preferito, che carica il file sorgente TeX e passa al paragrafo giusto. Per usare la ricerca inversa, fai ciò che segue:</para>
<para>Produci un file &DVI; contenente le informazioni per la ricerca inversa. È spiegato come fare nella sezione <link linkend="inverse-search-tex">Produrre file TeX per la ricerca inversa</link>. Se vuoi solamente provare il funzionamento della ricerca inversa, puoi anche usare il file di esempio <filename>KDVI-features.dvi</filename></para>
<para>Indica a &kdvi; quale editor di testo vuoi usare. Scegli un editor nella finestra <guilabel>Preferenze</guilabel> (questa finestra può essere raggiunta scegliendo <guimenuitem>Opzioni DVI</guimenuitem> nel menu <guimenu>Impostazioni</guimenu>). La prossima sezione di questa guida, <link linkend="opt-rendering">La finestra delle impostazioni</link>, spiega questa finestra di dialogo in maggior dettaglio.</para>
<para>Alcuni editor hanno bisogno di essere avviati manualmente, o di essere configurati opportunamente. Troverai una descrizione di tutti gli editor supportati nella sezione <ulink url="inverse-search-editor">Impostare il tuo editor per la ricerca inversa</ulink>.</para>
<para>Prova la configurazione. Apri il tuo file &DVI; in &kdvi; e usa il tasto <mousebutton>centrale</mousebutton> del mouse per fare clic in &kdvi;. L'editor dovrebbe comparire e mostrare il file TeX corrispondente.</para>
<title>Produrre file TeX per la ricerca inversa</title>
<para>Ci sono essenzialmente due modi per generare file &DVI; che contengono informazioni per la ricerca inversa: puoi usare un programma TeX/LaTeX che genera e include automaticamente le informazioni necessarie, oppure puoi includere un pacchetto aggiuntivo scritto in TeX/LaTeX.</para>
<para>Un programma TeX che genera e include automaticamente le informazioni necessarie è certamente la strada migliore per includere le informazioni di ricerca inversa. Se usi la versione 2 o superiore della <ulink url="http://www.tug.org/teTeX/">distribuzione teTeX di TeX</ulink>, puoi usare l'opzione della riga di comando 'src-specials' dei comandi tex o latex, come segue. <programlisting>
<para>Se non hai un programma TeX che include le informazioni di ricerca inversa in maniera nativa, copia i file <ulink url="srcltx.sty"><filename>srcltx.sty</filename></ulink> e <ulink url="srctex.sty"><filename>srctex.sty</filename></ulink> nella cartella dove risiede il file TeX (puoi farlo premendo il tasto &Shift; e il &LMB; mentre il puntatore del mouse si trova sopra un collegamento). Se usi LaTeX, aggiungi la riga <programlisting>
<para>Sebbene la ricerca inversa sia molto utile quando stai scrivendo un documento, potrebbe essere una buona idea rimuovere queste informazioni prima di inviare il file &DVI; a qualcun altro.</para>
<para>Anche se la ricerca inversa funziona generalmente bene con la maggior parte degli editor di testo, alcuni richiedono un po' più di attenzione. Questa sezione illustra come impostare il tuo editor.</para>
<para><application>Emacs</application> funziona bene con &kdvi;. Il comportamento di <application>Emacs</application> dipende in gran parte dalla configurazione. Come al solito, puoi personalizzare completamente <application>Emacs</application>, se non hai paura di scontrarti con il codice Lisp.</para>
<para>&kdvi; utilizza il programma <command>emacsclient</command> per controllare a distanza <application>Emacs</application>.</para>
<para>Il programma <command>emacsclient</command> richiede che <application>Emacs</application> sia in esecuzione e che il programma <application>Emacs Server</application> sia stato avviato all'interno di <application>Emacs</application>. La ricerca inversa non funzionerà in maniera ottimale se non sono in esecuzione sia <application>Emacs</application> che <application>Emacs Server</application>.</para>
<para>&kdvi; usa il comando <command>emacsclient</command> per controllare a distanza <application>Emacs</application>. Assicurati che <command>emacsclient</command> sia disponibile alla riga di comando provando a eseguire <userinput><command>emacsclient</command> <parameter>nome di un file di testo</parameter></userinput>. Questo comando dovrebbe aprire il file all'interno di <application>Emacs</application>.</para>
<para>Se <command>emacsclient</command> non funziona e restituisce un messaggio di errore come <computeroutput>unable to connect to local</computeroutput>, assicurati che <application>Emacs</application> sia in esecuzione. Inoltre, assicurati che anche <application>Emacs Server</application> sia in esecuzione digitando <userinput><keycombo action="seq"><keycap>M</keycap><keycap>x</keycap></keycombo> <command>server-start</command></userinput>.</para>
<para>Se vuoi che la finestra venga portata in primo piano, aggiungi la funzione <function>raise-frame</function> a <quote>server-switch-hook</quote> (fai <userinput><keycombo action="seq"><keycap>M</keycap> <keycap>x</keycap></keycombo> <command>customize-variable</command> <keycap>RET</keycap> <command>server-switch-hook</command></userinput> e inserisci il nome della funzione nel campo di testo).</para>
<para>Se hai modificato il buffer dall'ultimo salvataggio, <application>Emacs</application> ti chiederà: <computeroutput>Revert buffer from file ...? (yes or no)</computeroutput>. Di solito bisogna rispondere <emphasis>no</emphasis>, perché rispondere diversamente vuol dire che il file verrà riletto da disco, e ciò <emphasis>comporterà la perdita di tutte le modifiche apportate!</emphasis></para>
<para>È probabilmente preferibile il comportamento di <command>gnuclient</command>, che ricarica silenziosamente il buffer modificato; aggiungi le seguenti righe al tuo file <filename>.emacs</filename> per emulare il comportamento di <command>gnuclient</command> con <command>emacsclient</command>:</para>
<programlisting>(defadvice server-visit-files (around save-buffers last activate)
<para>L'editor LaTeX <application>Kile</application> supporta KDVI molto bene. Non è richiesta nessuna configurazione aggiuntiva. Maggiori informazioni su Kile possono essere trovare alla <ulink url="http://kile.sourceforge.net">pagina Web di Kile</ulink>. </para>
<para><application>NEdit</application> funziona generalmente molto bene. Se fai clic sul file &DVI; si dovrebbe aprire una nuova finestra. Se il file TeX è già aperto in un'altra finestra di <application>NEdit</application>, la nuova finestra mostrerà un'altra vista dello stesso buffer. Altrimenti, il file TeX viene caricato. Dopo l'apertura della finestra, <application>NEdit</application> evidenzia la prima riga del paragrafo appropriato.</para>
<para>&kdvi; utilizza il comando <command>ncl</command> per controllare a distanza <application>NEdit</application>. Assicurati che <command>ncl</command> sia disponibile dalla riga di comando, provando a avviare <userinput><command>ncl</command> <parameter>-noask</parameter></userinput>. Questo comando dovrebbe aprire una finestra di <application>NEdit</application>. Se <command>ncl</command> non è presente, potrebbe darsi che tu stia usando una versione vecchia di <application>NEdit</application>. In questo caso, puoi passare a una versione più recente, oppure usare l'opzione <guilabel>Editor definito dall'utente</guilabel> nella finestra <guilabel>Opzioni</guilabel>.</para>
<para><application>XEmacs</application> funziona correttamente con &kdvi;. Il comportamento di <application>XEmacs</application> dipende in gran parte dalla sua configurazione. Come al solito, puoi personalizzare completamente <application>XEmacs</application>, se non hai paura di scontrarti con il codice Lisp.</para>
<para>&kdvi; usa il programma <application>gnuclient</application> per controllare a distanza <application>XEmacs</application>.</para>
<para>Il programma <command>gnuclient</command> richiede che <application>XEmacs</application> sia in esecuzione e che il programma <application>gnuserv</application> sia avviato all'interno di <application>XEmacs</application>. La ricerca inversa non funzionerà se non sono in esecuzione sia <application>XEmacs</application> che <application>gnuserv</application>.</para>
</programlisting> al tuo file <filename>.xemacs</filename>. Se usi una versione più recente di <application>XEmacs</application>, <filename class="directory">.xemacs</filename> sarà una directory. In questo caso, dovresti aggiungere tale riga in fondo al file <filename>.xemacs/init.el</filename>. Riavvia <application>XEmacs</application></para>
<para>Se non vuoi aprire una nuova finestra per ciascuna chiamata dell'editor e vuoi che la finestra venga portata in primo piano automaticamente, imposta <quote>Gnuserv Frame</quote> a <quote>Use selected frame</quote> e aggiungi la funzione <function>raise-frame</function> a <quote>Visit Hook</quote>. Digita <userinput><keycombo action="seq"><keycap>M</keycap><keycap>x</keycap></keycombo> <command>customize-group</command> <keycap>RET</keycap> <command>gnuserv</command></userinput> per rendere effettive queste impostazioni.</para>
<para>&kdvi; usa il comando <application>gnuserv</application> per controllare a distanza <application>XEmacs</application>. Assicurati che <command>gnuclient</command> sia disponibile dalla riga di comando provando ad avviare <userinput><command>gnuclient</command> <parameter>nome di un file di testo</parameter></userinput>. Questo comando dovrebbe aprire una nuova finestra dell'editor <application>XEmacs</application>.</para>
<para>Se <application>gnuserv</application> restituisce un messaggio di errore come <computeroutput>unable to connect to local</computeroutput>, assicurati che <application>XEmacs</application> sia in esecuzione. Inoltre assicurati che sia in funzione anche <application>gnuserv</application> digitando <userinput><keycombo action="seq"><keycap>M</keycap><keycap>x</keycap></keycombo> <command>gnuserv-start</command></userinput>.</para>
<para>Se non vuoi aprire una nuova finestra per ogni invocazione dell'editor e vuoi che la finestra sia portata in primo piano automaticamente, imposta <quote>Gnuserv Frame</quote> a <quote>Use selected frame</quote> e aggiungi la funzione <quote>raise-frame</quote> a <quote>Visit Hook</quote>. Digita <userinput><keycombo action="seq"><keycap>M</keycap><keycap>x</keycap></keycombo> <command>customize-group</command> <keycap>RET</keycap> <command>gnuserv</command></userinput> per attivare queste modifiche.</para>
<para>La variante <application>gvim</application> dell'editor <application>vi</application> supporta le ricerche inverse molto bene. Non è necessaria nessuna configurazione aggiuntiva.</para>
<para>La funzione di ricerca in avanti consente di saltare dal tuo editor direttamente nel corrispondente punto del file &DVI;. Visto che la ricerca avanzata deve essere supportata dal tuo editor di testo, per adesso sono supportati solamente <application>Emacs</application> e <application>XEmacs</application>. Si spera che anche altri editor di testo vengano aggiunti in futuro.</para>
<para>Per usare la ricerca in avanti, devi compiere le seguenti operazioni:</para>
<para>Aggiungi le informazioni del file sorgente al file &DVI;, ⪚ usando il pacchetto <command>srcltx</command>. Questo è stato descritto nella sezione <link linkend="inverse-search-tex">Produrre file TeX per la ricerca inversa</link>.</para>
<para>Se usi <application>Emacs</application> ed è tutto impostato correttamente, premi<userinput><keycombo action="simul">&Ctrl;<keycap>X</keycap></keycombo> <keycombo action="simul">&Ctrl;<keycap>J</keycap> </keycombo></userinput> e verrà portato in primo piano &kdvi; con il file DVI aperto nel punto corrispondente a dove stai lavorando nel file TeX.</para>
<para>Scarica il seguente script per <application>Emacs</application>, <ulink url="kdvi-search.el"><filename>kdvi-searc.el</filename></ulink> (premi &Shift; e il &LMB; sul nome del file per scaricarlo) e salvalo in un posto a cui <application>Emacs</application> possa accedere; si consiglia la cartella <filename class="directory">emacs-script</filename>.</para>
<para>Apri <application>Emacs</application>, carica un file TeX, crea il file &DVI; corrispondente e digita il comando <userinput><keycombo action="simul"><keycap>M</keycap><keycap>x</keycap> </keycombo><command>kdvi-jump-to-line</command></userinput> oppure premi <userinput><keycombo action="seq"><keycombo action="simul">&Ctrl;<keycap>X</keycap></keycombo> <keycombo action="simul">&Ctrl;<keycap>J</keycap></keycombo> </keycombo></userinput>. Può capitare che <application>Emacs</application> ti chieda il nome del <quote>master file</quote>. Ciò è utile se usi un file TeX che ne include altri: il master file è il file principale che include gli altri. <application>Emacs</application> forse ti chiederà di salvare il nome del file principale come una <quote>local variable</quote>, &ie; come un commento alla fine del file. Rispondi <userinput>yes</userinput> o <userinput>no</userinput> per continuare.</para>
<para>Se <application>Emacs</application> non riesce ad avviare &kdvi;, puoi trovare i messaggi di errore nel buffer <guilabel>kdvi-output</guilabel>.</para>
<para>Per impostare <application>XEmacs</application>, segui i passi illustrati <link linkend="forw-editor-setup-emacs">sopra</link> per <application>Emacs</application>, ma modifica il file <filename>.xemacs</filename> invece di <filename>.emacs</filename>. Se usi una versione molto recente di <application>XEmacs</application>, <filename class="directory">.xemacs</filename> potrebbe essere una cartella. In tal caso, aggiungi le righe al file <filename>.xemacs/init.el</filename>. </para>
<title>La finestra delle <guilabel>Preferenze</guilabel></title>
<anchor id="opts"></anchor>
<para>La finestra <guilabel>Preferenze</guilabel> può essere raggiunta scegliendo <guimenuitem>Opzioni DVI</guimenuitem> nel menu <guimenu>Impostazioni</guimenu>.</para>
<para>La finestra contiene due schede, <guilabel>Tipi di carattere</guilabel> e <guilabel>Visualizzazione</guilabel>.</para>
<title>Opzioni <guilabel>Tipi di carattere</guilabel></title>
<para>Tradizionalmente, TeX usa dei caratteri generati dal programma <command>MetaFont</command>. Questi caratteri sono salvati nel formato PK. Sebbene un sistema <command>MetaFont</command> attentamente configurato produca stampe di altissima qualità, la sua configurazione richiede grande esperienza, <command>MetaFont</command> non è molto buono per produrre caratteri adatti ai computer, e ci sono pochi caratteri <command>MetaFont</command> disponibili per le lingue asiatiche. </para>
<para>Per superare questi problemi, le installazioni TeX più recenti includono dei caratteri salvati nel formato "PostScript Type 1", che è un formato di caratteri di ampio uso nelle pubblicazioni elettroniche. &kdvi; è in grado di usare caratteri di ambo i formati. </para>
<para>L'immagine seguente mostra la finestra delle opzioni dei caratteri di &kdvi; che può essere usata per controllare l'uso da parte di &kdvi; dei vari formati di caratteri. </para>
<para>I caratteri PostScript "Type 1" contengono spesso degli "hint", cioè informazioni aggiuntive che dovrebbero aiutare il software a produrre output di migliore qualità sullo schermo del computer. La qualità dell'"hinting" dei caratteri è variabile da carattere a carattere, e dovresti sperimentare per vedere se abilitare questa opzione dà risultati migliori. </para>
<para>&kdvi; supporta un gran numero di estensioni al formato &DVI; originale, per esempio collegamenti ipertestuali, inclusione di file grafici o informazioni incorporate sul file sorgente. Queste estensioni sono note come "Speciali &DVI;". Un rapporto completo degli speciali supportati da &kdvi; può essere trovato in <ulink url="KDVI-features.dvi">questo documento</ulink>. </para>
<para>Se questa casella è segnata, &kdvi; mostrerà le immagini &PostScript; incorporate nel file &DVI;. Probabilmente preferirai attivare questa opzione.</para>
<para>Se non viene trovato un file &PostScript; esterno, &kdvi; disegnerà un riquadro rosso di avvertimento al suo posto. Sfortunatamente, la visualizzazione di immagini &PostScript; è molto lenta nella versione attuale di &kdvi;. Miglioreremo la velocità nelle prossime versioni. Se questa opzione è disabilitata, &kdvi; disegnerà un riquadro grigio al posto dell'immagine, o lascerà lo spazio bianco.</para>
<para>Non c'è un modo standard di inserire immagini &PostScript; all'interno di un file &DVI;. Potrebbe accadere che &kdvi; non riesca a visualizzare correttamente un'immagine che non crea problemi con altri programmi. Le versioni più vecchie di <command>xdvi</command> e di <command>dvips</command> supportano l'esecuzione di comandi esterni. Questo è una grave falla di sicurezza per il sistema e quindi è stato deliberatamente non implementato in &kdvi;. È possibile trovare informazioni tecniche riguardo alle modalità supportate per inserire immagini &PostScript; nel documento <filename>KDVI-features.dvi</filename>.</para>
<para>Se intendi usare la <ulink url="inverse-search.html">ricerca inversa</ulink>, una caratteristica molto utile se scrivi tu i documenti TeX, devi specificare quale editor di testo vuoi utilizzare e come questo debba essere lanciato da &kdvi;. Nell'esempio, l'utente ha optato per l'editor <application>NEdit</application>. Se utilizzi uno degli editor preconfigurati nella lista degli <guilabel>Editor</guilabel>, allora non devi fare nient'altro. Se vuoi utilizzare un altro editor di testo, scegli <guilabel>Editor definito dall'utente</guilabel> nella lista <guilabel>Editor</guilabel> e immetti la riga di comando da usare per avviare l'editor. Puoi usare le sequenze speciali <token>%f</token> e <token>%l</token> per indicare rispettivamente il nome del file TeX e la riga del file TeX.</para>
<para>Se usi un editor che non è supportato, per favore manda un messaggio di posta elettronica a <email>kebekus@kde.org</email> indicando che comando hai utilizzato e come hai configurato l'editor.</para>
<para>Cosa succede quando &kdvi; mostra il messaggio <computeroutput>KDVI sta generando i caratteri bitmap</computeroutput> e perché questa procedura è così lunga?</para>
<para>Molti dei tipi di carattere utilizzati in un documento TeX devono essere generati dal sistema MetaFont. Questo è un linguaggio simile a TeX (incluso in molte distribuzioni di TeX) che prende una descrizione di un tipo di carattere e la converte in una versione bitmap (file <literal role="extension">.pk</literal>) che può essere inviata alla stampante, oppure utilizzata in un programma di visualizzazione come &kdvi;. Metafont cerca di ottenere il miglior risultato possibile per la tua stampante. Per esempio, sa che in una stampante a getto d'inchiostro un pixel è un puntino rotondo e che quindi i pixel vicini tendono a sovrapporsi, mentre in una stampante laser i pixel sono rettangolari, ma i pixel isolati di solito non vengono disegnati.</para>
<para>La generazione dei caratteri bitmap ad alta definizione di solito richiede molto tempo, anche perché i documenti TeX usano un gran numero di tipi di carattere diversi. Devi avere pazienza. Per semplificare le cose, la maggior parte delle distribuzioni di TeX conservano i file <literal role="extension">.pk</literal> per un periodo di tempo limitato, ⪚ 100 giorni. Di conseguenza, se carichi un documento più di una volta, i file <literal role="extension">.pk</literal> verranno riutilizzati.</para>
<para>Per produrre caratteri bitmap ottimizzati per la tua stampante (vedi la risposta alla prima domanda), Metafont utilizza una banca dati dei motori di stampa: cerca un file chiamato <filename>modes.mf</filename>. Una modalità Metafont è il nome di una voce del database. Per esempio, il nome <quote>ljfour</quote> si riferisce alla voce nel database che descrive una stampante &Hewlett-Packard; LaserJet 4. Una modalità Metafont è di solito seguita da un numero, la risoluzione. La Laserjet, per esempio, può stampare sia a 300 che a 600 dpi (punti per pollice). Quindi, <quote>ljfour/600</quote> è la descrizione completa.</para>
<para>&kdvi; è basato sul programma &kdvi; 0.4.3 di Markku Hihnala. Quel programma è a sua volta basato su <application>xdvi</application> versione 18f creato da molti autori.</para>
<para>La documentazione è copyright 2001-2004, Stefan Kebekus <email>kebekus@kde.org</email></para>